UN NUOVO SPAZIO POLITICO: IL DIRITTO ALLA FELICITA’ IN COSTITUZIONE

All’indomani delle elezioni del 3 e 4 Ottobre è palese che il vero e unico partito uscito a gran voce vincitore in tutti i seggi è stato, ancora una volta, l’astensionismo. Un gran numero di voti è stato destinato alle liste civiche – segno questo di un forte distacco dalle linee politiche dei grandi partiti – che hanno tradotto la scelta dei cittadini non già, come ci si sarebbe voluti aspettare, in un pieno riconoscimento di idee e ideali comuni e condivisi quanto in una decisione di protestare contro l’attuale scenario politico optando, purtroppo, così per il cosiddetto “male minore”.

La condizione socio-economica che si riflette in termini di voto è dettata da un forte sentimento di precarietà e incertezza che si individua nell’impossibilità di programmare e immaginare per sé e per questo Paese un futuro roseo, diverso.
È incontestabile lo stato di cose in cui riversiamo: pessime politiche per i giovani e le famiglie, lavoro precario (proposte di contratti di lavoro non corretti, assenza di salario minimo garantito, mancanza del rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro), pensioni basse e mortificanti rispetto al costo reale della vita, evasione fiscale, corruzione e concussione, illusoria lotta alla mafia, disastri ambientali le cui conseguenze sono frutto di scellerati piani di costruzione edile e cementificazione selvaggia troppo spesso condonati e mai condannati, odio sociale, discriminazioni con evanescenti proposte di integrazione, sanità al collasso… un Paese, il nostro, che non vede più garantiti nemmeno i diritti inalienabili sanciti dalla Costituzione.
Possiamo davvero rimandare la messa in atto di un’azione contrastiva concreta? No, non possiamo. Lo dobbiamo a noi e ai nostri figli: abbiamo un presente da vivere e un futuro da costruire.
Per anni – per non dire decenni – abbiamo relegato in soffitta, più o meno coscientemente, la nostra volontà di volere (e di) vivere un Paese migliore, scettici che la Politica – tutta – potesse davvero fare qualcosa (anche) per noi. Spesso ci siamo lamentati delle scelte che ci sono rovinosamente cadute dall’alto e che abbiamo in maniera inerte subito; altrettanto spesso, però, ci siamo limitati a quello. Ora occorre agire, organizzarsi prima che sia troppo tardi.
ORIZZONTE si affaccia sulla scena politica ponendosi in una zona equidistante dai diversi partiti e ideologie politiche del presente e del passato.
Noi di ORIZZONTE siamo consapevoli che a guidarci sono i nostri valori fondanti (Giustizia Sociale, Equità, Solidarietà, Legalità, Antifascismo) e il rapporto diretto e continuativo con i nostri iscritti. La nostra idea è quella di costruire un ponte verso i cittadini per creare con loro un’intesa alla ricerca (comune) del diritto alla felicità.
Sebbene ciascuno abbia la propria concezione di ricerca della felicità, la nostra è da intendersi quale “scopo fondamentale dell’umanità, e riconoscendo un approccio più inclusivo, equo ed equilibrato alla crescita economica che promuova lo sviluppo sostenibile, l’eradicazione della povertà, la felicità e il benessere di tutte le persone” (ONU, 2012). Un diritto così anelato da volerlo vedere inserito tra quelli già presenti nella nostra carta costituzionale, consci che non possa esserci felicità collettiva senza felicità individuale e viceversa.
Prevediamo così che ciascun cittadino possa raggiungere livelli soddisfacenti di benessere fisico, psichico e relazionale. Vogliamo una società meno diffidente e più autentica nella quale vivere: ad oggi, infatti, tendiamo a preferire una rassicurante solitudine che, in assenza di una solida rete di servizi, si traduce facilmente in un’ulteriore ingiustizia sociale. Crediamo nella forza delle relazioni, nel senso civico, nella solidarietà verso i più deboli. Tutto questo è possibile solo mettendo in atto una concreta, attiva, partecipazione (in) politica.
Anno dopo anno, la produttività aumenta a favore solo dei più ricchi. Produttività e crescita economica non sono però espressione di un collettivo e generale benessere: la nostra proposta è quella di una ridistribuzione equa delle ricchezze a favore di quanti ancora oggi vivono ai margini. La disuguaglianza è il paradosso dei nostri tempi: un’economia equa, inclusiva, attenta ai diritti e ai bisogni di tutti è l’unica strada da sostenere e perseguire.
Nel nostro progetto politico, noi immaginiamo tutto questo. Occorre avere coraggio: la felicità è all’ORIZZONTE.

Orizzonte Oro

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