Infrastrutture e Trasporti
PIANO DI INVESTIMENTI PUBBLICI PER FAR SBLOCCARE PICCOLE E GRANDI OPERE

Dal rapporto Ispra 2019, si evince che in Italia nel 2018 sono stati cementificati 51 chilometri quadrati di territorio, una media di 14 ettari al giorno, 2 metri quadrati al secondo. E lo spreco di suolo aumenta specialmente in città: sono proprio i territori già compromessi a registrare i dati più alti. Nelle aree urbane ad alta densità, nel 2018 sono stati persi 24 metri quadrati per ogni ettaro (10.000 metri quadrati) di area verde. Pensiamo che sia giusto dare un freno a questa cementificazione selvaggia, che si sta abbattendo sul nostro territorio. Abbiamo perso ormai il conto di quante case abusive e non registrate al catasto sono state costruite, per non dire dell’enormità di opere inutili costruite solo per fare un piacere alle imprese edilizie “amiche”. Riteniamo che non si debba ulteriormente andare a occupare altro spazio verde, ma che si utilizzino e si riqualifichino immobili e spazi già cementificati abbandonati e in disuso.
Pensiamo ad un piano di investimenti pubblici per far sbloccare piccole e grandi opere utili per il Paese che consentano di aumentare i posti di lavoro. Non ci riferiamo certo ad opere annunciate solo a fini propagandistici, come il ponte di Messina, opera inutile se si pensa alle condizioni di viabilità sia stradale che ferroviaria della Sicilia e della Calabria. A tal proposito, un discorso a parte va fatto per quanto riguarda il trasporto delle merci: crediamo che sia necessario potenziare il sistema ferroviario in modo da sostituire progressivamente il trasporto su gomma, non solo per inquinare meno l’ambiente ma anche per far abbattere i costi del trasporto che vanno a incidere poi sul prezzo del prodotto acquistato.
Pensiamo ad un piano di investimenti pubblici per far sbloccare piccole e grandi opere utili per il Paese che consentano di aumentare i posti di lavoro. Non ci riferiamo certo ad opere annunciate solo a fini propagandistici, come il ponte di Messina, opera inutile se si pensa alle condizioni di viabilità sia stradale che ferroviaria della Sicilia e della Calabria. A tal proposito, un discorso a parte va fatto per quanto riguarda il trasporto delle merci: crediamo che sia necessario potenziare il sistema ferroviario in modo da sostituire progressivamente il trasporto su gomma, non solo per inquinare meno l’ambiente ma anche per far abbattere i costi del trasporto che vanno a incidere poi sul prezzo del prodotto acquistato.
